giovedì 3 gennaio 2013

La politica col silenziatore

Davvero  incredibile la gaffe del premier, professor Mario Monti a Uno Mattina; una vera e propria baggianata indegna di un luminare, di un professore nientemeno che della Bocconi, l’università del celebre studente calabrese di Sergio Vastano.  Come sia saltato in mente al professor Monti, un senatore a vita, un ex premier che potrebbe tornare a fare il presidente del Consiglio dei ministri, di chiedere a Bersani di “silenziare”, ovvero far tacere la voce di Stefano Fassina, responsabile economico di un partito che si chiama, per colmo d’ironia “democratico”,  è uno di quei misteri che la mente umana non riuscirà mai a spiegarsi. Che vuol dirci il professor Monti, che il segretario di un partito può zittire chi vuole e quando vuole? Che, magari tdovrebbe tornare alle famose purghe staliniane? Che in un partito il potere di decidere quello che si può dire e quello che non si può dire dev’essere prerogativa di una sola persona? Che un iscritto, addirittura il responsabile economico non ha il diritto di esprimere le proprie idee, battersi perché si affermino e diventino programma politico del partito, salvo prendere atto di un eventuale decisione contraria delle assemblee di partito, degli organismi dirigenti, che decidano, eventualmente, che tali idee contrastano con quelle della maggioranza degli iscritti e quindi adeguarsi alle decisioni democraticamente assunte da tale maggioranza, magari continuando a lavorare lealmente perché le sue idee possano diventare in  futuro maggioranza? (Vedi Matteo Renzi, un  leader autentico).   Ma che idea ha della democrazia, dei meccanismi di formazione del consenso e del programma politico di un partito il professore Monti? Ha mai sentito parlare del libero confronto delle idee, di mediazione, di ricerca di una sintesi tra posizioni contrastanti sulla soluzione dei problemi? Ma che si vuole? Tornare allo stalinismo o all’assolutismo monarchico? Zittirebbe lui il suo sponsor più entusiasta, l'on. Casini sui temi etici, sulla modifica di quell'obrobriosa legge fecondazione assistita, sull'eutanasia e sui privilegi alla chiesa cattolica? Ne avrebbe il potere? Anche quelle sono riforme da fare o le riforme sono solo quelle che servoino a dare mazzate ai lavoratori a favore dei finanzieri e delle banche? Tremo al pensiero che ci sia qualcuno in Italia che si candida a governare il paese pensando di “silenziare” chi non la pensa come lui.  

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