martedì 25 dicembre 2012

Femminicidio: quando la donna se lo cerca



Incredibile ma vero! Nei giorni scorsi un prete ligure già noto per altre discutibili iniziative, ci ha finalmente spiegato il perché dei tantissimi femminicidi di questi ultimi anni.

Erano mesi che mi scervellavo per capire il perché di tanta violenza cieca nei confronti delle donne, qual era il motivo che spingeva centinaia e centinaia di maschi italiani a sopprimere le proprie donne, mogli, ex mogli, compagne, amanti, a volte persino madri o, spesso, a massacrarle di botte, ma ogni mio sforzo risultava inutile. Comunque la osservassi la violenza sulle donne mi appariva odiosa, inutile, inconcepibile da punire con la massima severità proprio per la sua barbarie. Purtroppo l’uomo, dopo 24 milioni di anni, continua a considerare la propria moglie, la propria compagna non come un suo simile che decide liberamente di condividere la propria esistenza con un’altra persona e che altrettanto liberamente può decidere di revocare questa scelta, ma come un oggetto di cui può disporre a suo piacimento, come un possesso sul quale può esercitare qualsiasi diritto, compreso quello di vita e di morte e quando la donna, che magari non ne può più della sua violenza, del suo egoismo, della sua nullità decide di lasciarlo, l’unica cosa che sa concepire è la violenza e la soppressione della sua ex compagna di vita. Questo era almeno quello che pensavo fino a qualche giorno fa. Chi l’avrebbe immaginato, invece, che la responsabile di tanta cieca violenza, di quest’orrenda mattanza che va avanti da anni fosse proprio la donna, quest’essere perfido, malvagio,  diabolico che fa di tutto per provocare il povero uomo? Care donne, venite stuprate, picchiate, seviziate, uccise? Ma si, diciamocelo francamente: la colpa è vostra, facciamo un po' di sana autocritica, siete voi le sole responsabili dei vostri femminicidi  con le vostre provocazioni, con i vostri vestiti succinti che provocano gli istinti, con la vostra arroganza che vi fa sentire indipendenti mentre, invece, dipendete in tutto e per tutto dal vostro uomo, signore e padrone, con il vostro otto per mille che continuate a destinare ai preti per sentirvi fare queste prediche, parola di prete! D’altra parte  chi è il responsabile del peccato originale, della cacciata dall’Eden, quel povero Adamo che si lascia abbindolare dalla perfida Eva o la sua compagna che lo istiga a seguire i consigli del serpente? Allora la vogliamo o non la vogliamo dire tutta la verità? Si, il prete ha sempre ragione; pentitevi, flagellatevi, fate penitenza, indossate scafandri da palombari, magari un bel burqa  e, soprattutto, siate obbedienti, remissive, servizievoli, fedeli come un buon cucciolo e vivrete a lungo e guadagnerete anche il paradiso. Nell’altra vita, s’intende!

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