sabato 15 dicembre 2012

La paura di Bersani


                                              
                                                                  
Povero cavaliere (anche se sarebbe più giusto dire povero cavallo costretto da quasi un ventennio a sopportarne gli speroni)! Nonostante il polverone mediatico di questi ultimi giorni in un paese nel quale gran parte della stampa, come facevano rilevare in un programma televisivo andato in onda venerdì sera in seconda serata su una rete che non ricordo alcuni giornalisti stranieri, vive di pettegolezzi e di notiziole, l’unico risultato che è riuscito a ottenere è un coro di no alla sua risibile e tragica pretesa di ridiscendere in campo dopo i disastri provocati con i suoi governi e l’avversione, non solo di quasi tutte le cancellerie europee, ma perfino di quel partito popolare europeo nel quale è riuscito ad entrare anni fa, vincendo le resistenze di molti autentici popolari europei, solo grazie alla mediazione di Casini, quello che assieme a Fini saltava con lui su un palco cantando “Chi non salta comunista è” e che ora pretende di accreditarsi come moderato. Oramai non lo vogliono più nemmeno i compagni di merenda della Lega assieme ai quali ha approvato molte porcate, a cominciare da quella così definita dal suo stesso autore, ovvero la legge elettorale nota come porcellum, alle decine di leggi ad personam, a quella sul cosiddetto conflitto di interesse, a quella sul falso in bilancio e via dicendo, infatti gli preferiscono l’Angiolino. Eppure, nonostante questa “rivolta di popoli”, ancora insiste a riproporsi. Dev’essere davvero atterrito al pensiero di perdere il potere, compreso quello di interdizione. Invece, a sentire i corifei del giornale di famiglia, copiati e incollati da molti commentatori, sarebbe Bersani a farsela sotto. Mah! Che Bersani sia preoccupato dai processi che ha in corso o voglia difendere le sue aziende di famiglia che possiede in quel di Bettola e che sono minacciate da una probabile vittoria elettorale di Monti e dei centristi (il cavaliere oramai non vincerebbe più nemmeno una partita a briscola)?. Cose da pazzi!




 

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