lunedì 17 dicembre 2012

L'overdose di "non notizie"

E poi si lamentano che in Italia si legge poco! Ma io mi chiedo, come si fa a comprare e leggere giornali che macinano a vuoto, che vanno avanti per giorni e giorni, pubblicando “non notizie”, previsioni cervellotiche, aspettative, elucubrazioni mentali degli articolisti senza alcun riscontro oggettivo? Dopo settimane di telenovela “Berlusconi”, adesso è la volta della telenovela “Monti”, un continuo sfogliare la margherita: si candida, non si candida?, si candida col centro, no, con una sua lista?, resta una risorsa a disposizione del Paese o scende nell’agone? E tutti a spiare le mosse del Professore, a cercare di cogliere sul suo volto un impercettibile segno che sveli, finalmente, l’oscuro mistero, che l’oracolo di Delfi ci faccia conoscere la sua profezia, e intanto paginate e paginate senza nessuna notizia, insulse ed inutili riempiono i voluminosi quotidiani alimentando altrettante inutili chiacchiere da bar. Ma non si potrebbe avere la pazienza di aspettare qualche giorno, qualche settimana per avere notizie più precise e definitive sulle intenzioni del presunto salvatore della Patria ( e degli interessi del vaticano)  evitando di sprecare carta, inchiostro e tempo e, magari, occuparsi di problemi molto più seri, cercando di dare notizia degli stenti, delle difficoltà, della miseria che rendono oramai difficile se non impossibile la vita a milioni di cittadini costretti a vivere nell’indigenza anche per colpa delle scelte scellerate di qualche anno fa di chi contribuì a costruire un mondo così infame dominato dalla finanza e dal mercato globale e che magari oggi osanniamo?.
A completare l’opera un giornalismo televisivo che alimenta il cicaleccio e genera risse da cortile, con protagonisti che urlano frasi incomprensibili solo per coprire la voce dell’avversario o interlocutore di turno per cui non si riesce mai a capire cosa avrebbe da dire l’uno e cosa avrebbe da replicare l’altro, senza che mai, nessun giornalista (pardon, ho usato una parola grossa), conduttore abbia il coraggio di far chiudere il microfono e di dare pubblicamente del maleducato al disturbatore di turno. Per non parlare dei tanti fatti di cronaca nera che danno “pane lavoro” per anni e anni a conduttori e conduttrici che allestiscono programmi e collegamenti di inviati speciali che non hanno niente di nuovo da raccontare, se non chiacchiere e congetture spacciate per clamorose novità.

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